Chi sono? La mia vita è un caos.
A volte penso che posso fare tutto, altre voglio morire perché mi sento incapace, senza nessun aiuto.
Sbalzi d’umore, impulsività, discontrollo, rabbia improvvisa, a volte autolesionismo.
Se ti capita di provare queste cose, potresti soffrire di Disturbo borderline di Personalità
“Un attimo prima sono tranquilla, un attimo dopo uno screzio verbale o una sensazione di rifiuto posso impazzire”.
Insorgono rabbia improvvisa, parole pesanti, aggressività esplosiva incontrollata con oggetti che volano e poi le lacrime, la tristezza, la depressione, il sentirsi uno schifo e una vita giudicata meno di niente.
Quattro giovani adulti su cento, dall’1 al 3% della popolazione adolescenziale soffrono di disturbo borderline di personalità.
Ci si sente ai confini tra follia e normalità: sembra che tutto vada bene e un attimo dopo tutto crolla.
Pensieri e azioni divengono confusi, l’autocontrollo crolla, reazioni impulsive, instabilità nelle relazioni, autolesionismo, fino all’assunzione di sostanze, alimentazione sregolata, abuso di alcool, spese eccessive, shopping smodato, promiscuità sessuale, difficoltà a organizzare in modo coerente i propri pensieri…sono tutti elementi che contraddistinguono le persone che soffrono di questo disturbo.
Ci si sente instabili nelle emozioni che si nutrono verso sé, gli altri, il futuro, con un senso instabile della propria identità. Non si sa chi si é e se si desidera il proprio bene o male, se ci si ama o odia.
Si vive costantemente al limite tra l’amore e l’odio, tra creare e distruggere, tra volere e rifiutare.
Vi é una paura fondamentale di essere abbandonati e si vive in funzione di non essere abbandonati.
Si vive tra la ricerca della propria salvezza e il desiderio della propria distruzione.
Gli sbalzi d’umore frequenti e gli scatti d’ira minano le relazioni, ributtando la persona nel timore di essere abbandonati.
È come stare costantemente sul filo del rasoio.
Le persone con questo disturbo, pur avendo molte risorse personali e sociali, realizzano difficilmente e con fatica i propri obiettivi.
“Sono innamorata del mio ragazzo ma a volte la rabbia é talmente devastante che mi conduce a distruggere e ferire anche la cosa più bella che amo”.
Non esistono farmaci specifici per questo disturbo, ma solo un lungo percorso di psicoterapia con cadenza costante, integrando un lavoro di sostegno psicologico con i familiari.
Senza un trattamento adeguato e costante, il disturbo può durare tutta la vita.
Secondo studi condotti alla Columbia University di New York i pazienti che guariscono sono quelli che hanno continuato a seguire le sedute di psicoterapia per diversi anni.