Dipendenza da Abuso di Sostanze

I Disturbi Correlati a Sostanze comprendono problemi e disturbi derivanti dall’assunzione di una particolare sostanza come ad esempio Alcol, Cocaina, Eroina, Nicotina, Cannabis (es. Marijuana e Hashish), Allucinogeni (es. LSD e Ecstasy), Amfetamine (es Amfetamina e Metamfetamina), Inalanti, Farmaci e Psicofarmaci, Caffeina, Steroidi Anabolizzanti, Antidolorifici (o Antinfiammatori), Smart drugs, etc.

I disturbi correlati a sostanze si dividono in due gruppi:

Disturbi da Uso di Sostanze (ovvero Dipendenza da Sostanze e Abuso di Sostanze) e i Disturbi Indotti da Sostanze (ovvero Intossicazione da Sostanze, Astinenza da Sostanze, Delirium indotto da Sostanze, Demenza Persistente indotta da Sostanze, Disturbo Amnestico Persistente indotto da Sostanze, Disturbo Psicotico indotto da Sostanze, Disturbo dell’Umore indotto da Sostanze, Disturbo d’Ansia indotto da Sostanze, Disfunzione Sessuale indotta da Sostanze e Disturbo del Sonno indotto da Sostanze).

Le principali manifestazioni della Dipendenza da Sostanze (o Tossicodipendenza) rientrano in un quadro sintomatologico costituito da sintomi psico-cognitivi, fisiologici e comportamentali correlati all’uso ripetuto di una certa sostanza, che incidono patologicamente sulle varie sfere vitali dell’individuo.

Vi è la presenza allora di un uso reiterato e di una assunzione compulsiva della sostanza, nonostante tali problematiche, interne ed esterne, psichiche e fisiche, siano sempre più intense e croniche.

Vi è poi l’insorgenza di sintomi di “Craving“, ovvero l’intensa pulsione ed pensiero fisso verso il procurarsi ed usare la sostanza, di “tolleranza“, cioè la necessità di assumere dosi progressivamente sempre più alte della stessa sostanza per avere gli effetti precedentemente ricevuti, ed infine di “astinenza“, ovvero una serie di manifestazioni psico-fisiche dovute alla mancanza più o meno prolungata della sostanza.

Dipendenza

Perché vi sia Dipendenza da una certa sostanza occorre che ricorrano, lungo un periodo di almeno dodici mesi, almeno tre tra questi sintomi:

  • Tolleranza (o Assuefazione)
    ovvero il bisogno di quantità sempre maggiori di sostanza per raggiungere l’effetto provato precedentemente con dosi minori ed intensamente ora desiderato; oppure l’effetto fortemente diminuito in corrispondenza all’uso continuato della medesima quantità di sostanza.
  • Astinenza
    ovvero la modificazione psico-cognitiva, fisiologica e comportamentale concomitante all’assenza più o meno prolungata della sostanza instaurata dalla discesa della concentrazione dei suoi principi nel sangue, dalla conseguente mancanza di effetti sia mentali, che fisiologici e dall’assenza del contesto situazionale che accompagna prima, durante e dopo l’assunzione della sostanza.
    I principali sintomi psico-fisici dell’astinenza sono ipotensione, tachicardia, tremori, crampi e dolori ai muscoli, vertigini, difficoltà visive e motorie, disturbi gastro-intestinali, sudorazione alterata, sonno e alimentazione disturbati, ansia, sensazione di morte imminente, sensazione di soffocamento, paranoie, pensieri ricorrenti, umore altalenante, comportamenti aggressivi, autolesionismo.
    Dopo la sperimentazione di tali spiacevoli sintomi di astinenza, la persona tende a riassumere la sostanza proprio per attenuare o evitare tali sintomi, con il risultato però di aumentare le dosi in modo esponenziale e ancor più dannoso e pericoloso, entrando di fatto in un circolo sempre più stretto e privo di uscite.
  • Assunzione continuativa ed eccessiva della sostanza e alcune volte in quantità maggiore e per un periodo più lungo di quanto pianificato e/o previsto (utilizzo compulsivo).
  • Grande desiderio o presenza di numerosi sforzi di diminuire, controllare o interrompere l’uso.
  • Forte dispendio di tempo, energie e denaro per cercare e poter avere la sostanza, per assumerla e per riprendersi dai suoi effetti.
  • Riduzione e/o interruzione delle attività personali, ricreative, scolastiche, sociali, lavorative, familiari, etc.
  • Continuo uso ed incapacità di interromperlo, nonostante la conoscenza della presenza del problema e delle sue gravi conseguenze psicologiche e fisiologiche.
  • Intenso desiderio interno e pensieri fissi circa la ricerca e l’utilizzo della sostanza (Craving).
Conseguenze

problemi psico-cognitivi e comportamentali che possono scaturire dalla Dipendenza da Sostanze possono essere:

  • discontrollo sui pensieri e sui comportamenti e ripetuti pensieri sulla sostanza e/o sulle modalità con le quali procurarsela
  • problemi di concentrazione, attenzione e memoria
  • intensa ansia, ossessioni e compulsioni
  • disturbi dell’umore
  • problemi del sonno
  • disturbi sessuali
  • impulsività ed aggressività
  • isolamento
  • senso di colpa, di vergogna e abbassamento dell’autostima.
Sviluppo di una Dipendenza

Il processo che porta allo sviluppo di una Dipendenza è complesso ed articolato, visto che alla sua base vi sono molteplici fattori causali che si intersecano e si influenzano tra loro. Esso dunque è sospinto dalle proprietà psicoattive della sostanza stessa, ma anche dalle dinamiche situazionali nelle quali essa viene assunta e, non ultime, dalle caratteristiche personali, come ad esempio stress ed ansia interna, insicurezza, umore altalenante, disagi socio-familiari e/o lavorativi, difficoltà emotive ed affettive e così via.

Ulteriori fattori possono essere lo status economico del consumatore ed il contesto sociale nel quale egli è inserito.

In generale il concetto di Dipendenza da sostanza (o Tossicodipendenza) si riferisce ad uno stile di vita quasi totalmente coinvolto e dedicato all’utilizzo compulsivo ed eccessivo di una certa sostanza o droga; tutto questo principalmente contraddistinto da marcati sintomi di Astinenza, Craving e Tolleranza, così come da infruttuosi sforzi di smettere il consumo e da forte menomazione nelle molteplici sfere vitali. Da qui addirittura la necessità di bloccare l’uso della sostanza con o senza il consenso e/o la comprensione del tossicodipendente per evitare conseguenze ancor più gravi.